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TRIGU ospita
WE ARE BACK mostra personale di Angelo Zedda a cura di Chiara Manca in collaborazione con TRIGU 6/8 GENNAIO 2017 TRIGU, via Corte d'Appello 27, CAGLIARI |
“Tremate! Tremate! Le streghe son tornate!”
Quali altre parole potrebbero descrivere al meglio le opere di Angelo Zedda, il giovane artista autodidatta che ha fatto delle streghe il suo principale nucleo artistico?
Le donne che rappresenta sono uniche, ognuna diversa, ma comunque uguali, i capelli rosso fuoco incorniciano visi pallidi e fieri, gli occhi penetranti e profondi, guardano fisso chiunque incroci il loro sguardo.
I piccoli ritratti, in vecchie cornici di metallo hanno il sapore antico dell’inizio del secolo passato, quando alle “streghe”, soprattutto in Sardegna, ancora ci si rivolgeva per chiedere aiuto durante la malattia o per scacciare il malocchio della vicina di casa invidiosa.
Queste piccole donne ci raccontano le due facce della stessa medaglia, a loro ci si rivolge nel momento del bisogno, ma comunque isolate e marchiate dalla comunità.
Sono le nonne che negli anni ’70 manifestavano nelle piazze per i loro diritti, per la loro autodeterminazione e libertà, sono le ragazze che lottavano per la legge sull’aborto e sul divorzio, sono quelle che anche oggi continuano la battaglia, quelle che vogliono poter camminare per strada senza dover abbassare lo sguardo davanti ad un uomo invadente, che vogliono il ruolo che spetta ad ognuna nella società moderna, che vogliono essere autonome e non “la moglie di..” o la “compagna di..”, donne, persone, che vivono la vita e il mondo “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” per citare un noto cantautore.
Questa mostra è una celebrazione della femminilità, della forza, dell’eleganza e della sfacciataggine che tanto spaventavano nei secoli passati e che oggi sono e devono essere la bandiera di ognuna di noi.
Chiara Manca
Durante l'inaugurazione si terrà una performance curata da Simona Asuni dello studio soulstyle!
Quali altre parole potrebbero descrivere al meglio le opere di Angelo Zedda, il giovane artista autodidatta che ha fatto delle streghe il suo principale nucleo artistico?
Le donne che rappresenta sono uniche, ognuna diversa, ma comunque uguali, i capelli rosso fuoco incorniciano visi pallidi e fieri, gli occhi penetranti e profondi, guardano fisso chiunque incroci il loro sguardo.
I piccoli ritratti, in vecchie cornici di metallo hanno il sapore antico dell’inizio del secolo passato, quando alle “streghe”, soprattutto in Sardegna, ancora ci si rivolgeva per chiedere aiuto durante la malattia o per scacciare il malocchio della vicina di casa invidiosa.
Queste piccole donne ci raccontano le due facce della stessa medaglia, a loro ci si rivolge nel momento del bisogno, ma comunque isolate e marchiate dalla comunità.
Sono le nonne che negli anni ’70 manifestavano nelle piazze per i loro diritti, per la loro autodeterminazione e libertà, sono le ragazze che lottavano per la legge sull’aborto e sul divorzio, sono quelle che anche oggi continuano la battaglia, quelle che vogliono poter camminare per strada senza dover abbassare lo sguardo davanti ad un uomo invadente, che vogliono il ruolo che spetta ad ognuna nella società moderna, che vogliono essere autonome e non “la moglie di..” o la “compagna di..”, donne, persone, che vivono la vita e il mondo “con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” per citare un noto cantautore.
Questa mostra è una celebrazione della femminilità, della forza, dell’eleganza e della sfacciataggine che tanto spaventavano nei secoli passati e che oggi sono e devono essere la bandiera di ognuna di noi.
Chiara Manca
Durante l'inaugurazione si terrà una performance curata da Simona Asuni dello studio soulstyle!